#Taccuino pretoriano

Taccuino pretoriano

Per la serie quello che non vi dice La Gazieta: tutto fermo ancora per lo spigolo del posto auto 12 del parcheggio privato che protrude in piena curva di immissione su v. Ravenna… Senza un minimo di pianificazione, sembrerebbe, caro Cap’jank, ve ne dovevate accorgere prima, no? E così la tocchi in Italia in Basilicata a Potenza anche se pochi centimetri quadrati una proprietà privata e dicasi privata… e la scala per i pedoni per v. Mazzini? E il ripristino della Fermata ing. Mancusi? Io l’avrebbe già aperte mi dice l’amico di Bucaletto, da mesi ed anche il dispettoso spigolo sarebbe già un ricordo, succeda quel che… Assurdo, no? Ben lungi dall’essere risolta altro che fine mese, senza specificare quale. Per rifarsi la bocca pochi km e con la bella 96 bis siamo in Yemen, a Gravina! Bel colpo d’occhio davvero, non c’è paragone con spettacolari alte costruzioni proprio sul lungo Orrido cavalcato dall’antico acquedotto preromano anche… Graduale restauro conservativo, impalcature dappertutto ormai, ma qui più accettabili, dato anche il fine e senza rischiare più di tanto con le infinite guerre locali; l’Oman più tranquillo ma meno affascinante. Un po’ come Pietrapertosa e Castelmezzano, per capirci, ma l’effetto è identico, credetemi ed andateci a Gravina e tra poco anche traforo sotto Pazzano sulla stessa direttrice ed andare a Bari Vecchia sarà davvero uno scherzo. Niente a che vedere comunque con Gobi, il Deserto intendo: dopo giorni e notti di eterno dormiveglia (anche di chi si alternava alla guida) su atroci sterrati che non erano piste visibili infestati da famelici esangui coyotes che per fermarsi a fare pipì… ma quella che in una livida ventosa alba ci apparve con spaventose guglie era un autentico miraggio. Qualcuno bisbigliò con poco coraggio qualcosa che mi sembrò tra gutturali grugniti indecifrabili Alma Ata mi sembra, sì così! Un alanfordiano trabbiccolo tossendo e sputacchiando un puzzolente liquido di scarico si mise in movimento dopo averci a fatica inglobato tra maleauguranti cigolii e scoppi di ogni tipo. Riuscì alla fine ad alzarsi prima di schiantarci per pochi centimetri direi nel cuore di una infernale baraccopoli gremita di migliaia di scheletri dalla pancia gonfia! Dopo interminabili minuti sfiorando e talvolta entrando con l’unico carrello fisso per l’atterraggio tra secchi rami di palma dei tetti che venivano risucchiati con parte di quello che coprivano dallo sgorbio rumoroso, riuscimmo a guadagnare qualche metro lambendo con un terrificante sibilo una roccia che ormai… Comunque ero tranquillo. Tra poco ti svegli… ma la mano della “hostess” che armeggiava maldestra sulla patta era troppo reale e pure l’immediata riflessa gradita reazione del sottostante inquilino! Lo sguardo divertito del corpulento Gino al mio fianco col monoelica pendente da quel lato! Ma sì, mi sembrò di ricordare… eravamo diretti al Gobi, avamposto sanitario nel… deserto! Boh e quello che di lì a qualche ora sarebbe successo nella tendina, col fratello fuori che faceva da guardia del corpo, tra i bramiti dei superstiti cammelli a riposo. Non c’è acqua, qualche gobba ahimè viene sacrificata… Un rumore di taglio dietro e una grossa lama che lenta si fa strada nella raggrinzita tela e la testolina di lei che si intrufola… Forse la mia ora era di poco rinviata col guardingo beduino lì fuori a pochi metri. Coi suoi lunghi capelli corvini entrò anche un provvidenziale pericoloso raggio di luna e quindi il nomignolo dopo soffocati a stento sospiri… e torno alla scrivania, dopo precedente fantozziano elenco avendo colpevolmente tralasciato particolari significativi come lo Zenith paterno accarezzato amorevolmente e molto raramente da Rocco Cavasoli che vi aggiunse anche la lancetta dei secondi facendomi sorpresa in v. Pretoria dove di pomeriggio ora c’è il figlio Gianvito… Bella storica Gioielleria con tutti gli aneddoti che nel corso degli anni Rocco mi ha raccontato come quella volta quando… e la Kardàshian (l’accento giusto stavolta per la gioia degli onanisti locali senza suv però ma solo minicar Giuseppe) marina e… bionda, avevo tralasciato, quindi ancora più Stella oltre a tutto il resto! Andate a Reggio C. dopo, ne vale la pena, specie se l’Etna… e il Lungomare tra i più belli al Mondo, poi con Susy e i Bronzi… C’è sempre un Carlo cugino nei giovanili psicodrammi annali (e che anno aveva, invidiatomi da tutto il Corso universitario, altro che niente Cònero): in Zeffirelli -Giulietta sosia di Susy- Tebaldo… Frana di Castrocucco, quella di Amalfi il giorno dopo si passava.

ENZO CAMARDO

Taccuino pretoriano

Sanremo??? Splash!!!!

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *