#Next Generation Potenza

Studenti fuori sede e Università a rischio.

Accanto al noto fenomeno della emigrazione sanitaria, in Basilicata  vi è un’altra emigrazione altrettanto importante che è quella degli studenti universitari. Tanti giovani della nostra terra decidono, finito il percorso degli studi superiori,  di frequentare le Università di fuori regione e, quindi, di apportare economie e risorse al territorio in cui risiedono gli atenei scelti.

Vediamo alcuni dati che ci aiutano a inquadrare il fenomeno a livello nazionale.

Il numero degli studenti fuori sede sta crescendo costantemente:

Il 27,4% degli iscritti frequenta un corso di laurea in una regione diversa da quella di residenza. Negli ultimi cinque anni, gli studenti fuori sede sono sempre cresciuti ad un tasso medio annuo del 2,7%.

Gli studenti magistrali sono quelli più propensi a cambiare regione per frequentare un corso di laurea:

il 36% degli iscritti ad un corso di laurea magistrale lo frequenta fuori regione. Ma il dato più preoccupante è quello che riguarda il mezzogiorno d’Italia :

Se da un lato solamente il 20% degli studenti residenti nel Centro Italia ed il 22% nel Nord Italia decide di andare a studiare fuori regione, oltre il 32% dei ragazzi provenienti dal Sud e Isole italiane frequenta l’università lontano dalla propria regione. A sperimentare l’abbandono dei propri territori sono soprattutto le regioni più piccole come Valle d’Aosta (78%) e Basilicata (77%).  In altre parole, per ogni 100 iscritti all’Università residenti in Basilicata, 77 decidono di frequentare un corso di laurea fuori dalla propria regione.

Nonostante la presenza dell’Ateneo nella nostra regione (che ha da poco inaugurato il quarantennale della sua fondazione) la percentuale degli studenti universitari lucani che opta per frequentare gli studi in un’altra regione è davvero alta.

Se questo trend dovesse continuare a crescere, il futuro della stessa Università degli studi della Basilicata risulterebbe segnato e, cosa ancor più grave sarebbe se, buona parte di questi laureati rimanesse a lavorare nelle regioni che li ospitano. Le conseguenze per la Basilicata sarebbero nefaste poiché se dovesse chiudere l’Università le ricadute per il territorio non tarderanno a farsi sentire.

Pertanto, il destino della nostra regione è legata direttamente al futuro del suo Ateneo, all’offerta formativa, al corpo docente, alla qualità dei servizi offerti, alla possibilità di creare dei collegamenti con mondo produttivo, della ricerca, dei presidii sanitari e delle città contermini.

Per quanto attiene Potenza capoluogo, la proposta di creare un collegamento tra Ospedale San Carlo e Università per la costituzione del Policlinico Universitario Regionale rimane uno dei punti altamente strategici per la città , l’Università e il futuro stesso della Basilicata.

Ma su questo argomento non sembra esserci un grande dibattito tra addetti ai lavori. Speriamo di sbagliare.

Dati da Osservatorio Talents Venture 2019- Il Fenomeno degli studenti fuori sede

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