La Carta Europea dei diritti fondamentali
“I popoli europei, nel creare tra loro, un’unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia”, – così recita il preambolo della Carta dei Diritti dell’uomo dell’Unione Europea. Introdotta con il Trattato di Lisbona, la Carta dei diritti fondamentali dell’UE, approvata a Nizza, nel dicembre del 2000, in occasione del Consiglio UE, rappresenta una vera e propria pietra miliare nell’affermazione dei diritti umani all’interno del territorio europeo e nella definizione di quelli che sono i punti fondamentali che uniscono i popoli d’Europa. Si legge, infatti, che gli Stati-membri, nel creare tra loro un’unione sempre più stretta a livello politico ed economico, hanno deciso, altresì, di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni quali: dignità umana, libertà, uguaglianza, solidarietà, democrazia, stato di diritto. Nella Carta – come si legge nelle parole del preambolo – viene rimarcato il ruolo della persona posta al centro dell’azione dell’U.E, garantito nella creazione della cittadinanza dell’Unione e di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. La Carta è, difatti, un documento che non introduce nuovi compiti per l’Unione, ma, che, in modo organico, fissa i diritti per i cittadini UE, sancisce i punti determinanti di autonoma affermazione di principi di natura costituzionale e stabilisce disposizioni valide per le Istituzioni UE e gli Stati membri. Tali principi, contenuti nella Carta, trovano, in realtà, fondamenti, già, nei principi contenuti nelle singole Costituzioni nazionali degli Stati membri, nella CEDU (Convenzione europea per i diritti dell’uomo) e nella Carta Sociale europea: per tale ragione, il contenuto della Carta ha lo stesso valore del Trattato dell’UE ed è giuridicamente vincolante per i 27 paesi-membri. All’origine della sua genesi, la Carta puntava a individuare un modello di governance costituzionale europeo vale a dire un modello comune agli Stati membri in modo tale che tutti gli Stati, che facciano richiesta di entrare nell’UE, debbano obbligatoriamente conformare la loro Costituzione a tale modello. Secondariamente, la Carta introduce dei principi cosiddetti di nuova generazione, principi che, ad esempio, al momento dell’approvazione della nostra Costituzione, in Italia, nel 1948, non erano previsti, due tra tutti le pratiche eugenetiche e la clonazione. I titoli che compongono la Carta sono sei: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia. Ognuno di questi titoli è, a sua volta, composto da vari articoli.
– Nel I titolo (dignità): viene ribadito il divieto della pena di morte, il diritto all’integrità delle persone, il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani.
– Nel II titolo (libertà): si evidenziano vari punti sui temi della libertà e sicurezza, la protezione dei dati di carattere personale, il diritto di sposarsi, di costituire una famiglia (in accordo con le leggi nazionali), la libertà di pensiero, coscienza, religione, il diritto di espressione, istruzione, il diritto di lavorare, il diritto di proprietà e d’asilo.
– Il titolo III (uguaglianza): afferma l’uguaglianza di tutti davanti alla legge, riconosce il divieto di qualsiasi forma di discriminazione, la parità uomo-donna, il rispetto delle diversità culturali, religiose, linguistiche, il diritto dei bambini. Introduce anche il nuovo diritto, quelo degli anziani, di condurre una vita dignitosa e indipendente, di partecipare alla vita sociale e culturale ed il diritto per le persone disabili di beneficiare di misure tese a garantirne autonomia, l’inserimento socio-professionale e la piena partecipazione alla vita comunitaria.
– Il titolo IV (solidarietà): riguarda il diritto alla negoziazione di azioni collettive, di accesso ai servizi di collocamento, di godimento di condizioni di lavoro giuste ed eque, il divieto di lavoro minorile nonché il diritto dei giovani ad essere protetti sul luogo di lavoro, la protezione della vita familiare e professionale, la sicurezza e assistenza sociale, la protezione della salute, la tutela dell’ambiente, la protezione di consumatori.
– Il titolo V (cittadinanza): prevede il diritto, per ogni singolo cittadino, di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello Stato membro in cui si risiede, il diritto alla buona amministrazione, all’accesso ai documenti, alla protezione diplomatica e consolare, alla libertà di circolazione e soggiorno. Viene, in questo titolo, anche dettagliato il ruolo del Mediatore europeo e il corrispettivo diritto di petizione.
– Il titolo VI (giustizia): comprende il diritto a un ricorso effettivo a una giustizia imparziale, la presunzione d’innocenza, la gamma dei diritti alla difesa, il riconoscimento dei principi di legalità e proporzionalità dei reati e della pena, il diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato.
La Carta è, dunque, per noi cittadini europei un meraviglioso strumento di tutela. Mi emoziona l’idea che ci sia un’altra Carta Costituzionale, oltre quella italiana, che tutela e difende i miei, come i diritti di tutti. Anche in questo caso, dobbiamo essere anche noi tutti a fare la nostra parte rendendola effettiva: la Carta indica la strada ed agisce per la tutela di questa strada, avvalendosi degli appositi organi istituzionali europei, ma, in definitiva, siamo noi tutti, con le nostre azioni, comportamenti e scelte a comporne la sua sostanza.
- Dignità umana: ogni individuo ha diritto al rispetto della propria dignità.
- Libertà di pensiero, di coscienza, di religione e di espressione: ogni persona ha il diritto di esprimere le proprie opinioni e credenze.
- Diritti alla vita, all’integrità personale e alla libertà: ogni individuo ha il diritto di vivere, di essere protetto dalla tortura e da trattamenti inumani o degradanti, e di essere libero.
- Uguaglianza: tutti sono uguali di fronte alla legge, senza discriminazioni.
- Libertà di circolazione e di residenza: ogni cittadino dell’UE ha il diritto di spostarsi liberamente all’interno dell’Unione.
- Giustizia: ogni individuo ha il diritto a un processo equo e al rispetto dei propri diritti di difesa.
- Protezione dei dati personali: ogni persona ha il diritto alla protezione dei propri dati personali.
- Protezione dell’ambiente: ogni individuo ha il diritto a un ambiente sano e alla tutela della natura.
La Carta si applica a tutte le istituzioni e gli organi dell’Unione Europea e ai paesi membri quando applicano il diritto dell’UE. Sancisce una serie di diritti e libertà che devono essere rispettati in tutta l’Unione Europea, garantendo una protezione uniforme dei diritti fondamentali.
È importante notare che la Carta dei diritti fondamentali si applica solo alle azioni dell’Unione Europea e dei paesi membri nell’ambito del diritto dell’UE. I paesi membri rimangono responsabili dell’applicazione dei diritti e delle libertà garantiti a livello nazionale, purché rispettino gli standard della Carta.














































































































































