In mostra al Museo Provinciale: luci ed ombre nelle calcografie di Manno e Rizzelli e della Grafica di via Sette Dolori.

E’ incredibile come un disegno sul metallo possa trasferirsi su carta con i dettagli che solo una lente di ingrandimento può evidenziare. Le risorse della calcografia, secolare tecnica di scrittura e stampa di immagini, non smettono mai di stupire.

Specie se a praticarla e rinnovarla sono due esperti maestri, ottantacinquenni, che coltivano questa passione da sempre. Sono Vittorio Manno e Angelo Rizzelli, salentini radicati a Matera e protagonisti di un percorso conosciuto e apprezzato a livello internazionale.

Per tutto questo mese una raccolta delle loro incisioni resteranno esposte al Museo Provinciale di Potenza. Il progetto “Solchi… tra i Sassi” da me proposto e curato, oltre alle personali dei due autori (con 30 calcografie ognuno), presenta anche una collettiva (con 17 stampe) degli “allievi” dell’Associazione Incisori Grafica di via Sette Dolori, che frequentano abitualmente il laboratorio ubicato nei rioni materani. Proprio li, 49 anni fa nasceva la Scuola Libera di Grafica, nell’ambito delle attività del Circolo “La Scaletta”. Da allora, nella “bottega” sotto le volte di tufo, si sono avvicendati i più grandi nomi di questa particolare disciplina.

Mostrando, istruendo, coinvolgendo nei corsi dedicati quanti volevano apprendere tecniche e segreti di quest’arte. Con metodi diretti e con gli attrezzi giusti (puntesecche, bulini, raschietti, mezze lune) o indiretti, attraverso l’azione corrosiva degli acidi, sono state realizzate “maniere nere”, acqueforti, acquetinte, xilografie di grande pregio. D’autore e sperimentali. Le lastre di zinco, ottone, rame, ferro hanno memorizzato i segni, le rigature, le tracce che l’azione manuale di incisione e l’intento immaginativo degli esecutori hanno impresso. Ma solo dopo il procedimento di inchiostratura e pulizia e il passaggio pressato sotto il rullo del torchio si è potuto vedere l’immagine trasferita e stampata su carta. Le correzioni e rimaneggiamenti sulla “matrice”, dopo le progressive prove di stampa, si sono progressivamente evolute e fatte più meticolose, affinando ed esaltando quello stretto dialogo tra ombre e luci, tra bianchi e neri che esprime tutta la forza e la bellezza delle opere calcografiche. Un ampio ventaglio tematico e di soggetti ispirati dal luogo (le cavità, le superfici e i movimentati ambienti urbani dei Sassi) e dalla personale vocazione e predilezione di Manno e Rizzelli hanno prodotto quadri di intensa espressione, che vanno ben oltre la realtà materiale. Aspetti onirici, informali, metafisici, hanno fatto breccia nella fantasia e nelle silenziose meditazioni che l’arte incisoria richiede.

Con questo bagaglio Manno e Rizzelli si sono guadagnati l’amicizia e la stima di colleghi, artisti e intellettuali con cui hanno promosso confronti, stage, corsi di formazione, mostre ed esposizioni in Italia e all’estero, ricevendo premi e accumulando anche un prezioso archivio di stampe di autore riconosciuto dalla Soprintendenza. Con perseveranza, determinazione e impegno sono stati e continuano ad essere un saldo riferimento anche per giovani, scuole, accademie e professionisti che, nonostante la pervicacia e diffusione di tecnologie e opportunità digitali e virtuali, hanno deciso di cimentarsi e “sporcarsi le mani” con l’antica, ma ancora valida perizia analogica; di provare ad ottenere un risultato originale e ricercato della propria abilità di “lasciare segni” e di strutturarli secondo il proprio estro ed entusiasmo.

La mostra “Solchi… tra i Sassi” è documentata con un apposito catalogo che unisce immagini e testimonianze dell’esperienza che la Grafica di via Sette Dolori ha capitalizzato in questo mezzo secolo di vita.

Chi volesse visitarla può farlo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30. Martedì e giovedì fino alle 17,30. Altre info sui siti: www.graficaviasettedolori.it e https://www.facebook.com/GraficaDiViaSetteDolori  

Piero Ragone